da “Affaritaliani.it” del 1/12/2014 – La proroga della rateazione concessa da Equitalia non può prevedere un nuovo piano ancora più penalizzante per il contribuente in termini di interessi e spese applicate.
A tali conclusioni è giunta la Commissione Tributaria Provinciale di Brindisi che, con sentenza n.246/01/14 deposita 14/02/2014 (sentenza liberamente visibile su https://www.studiolegalesances.it/category/documenti/ ), ha affrontato la questione relativa alla possibilità per il contribuente di chiedere a Equitalia la proroga del proprio piano di rateazione e delle spese che possono essere applicate dal concessionario.
In pratica, si tratta della norma prevista dal decreto legge n.225/10 (cd. “Milleproroghe”) e poi successivamente ripresa anche dal decreto legge n.201/11 (cd. “Salva Italia”), la quale prevedeva la possibilità per i contribuenti di chiedere una proroga delle dilazioni concesse da Equitalia laddove versassero in situazione di difficoltà economica.
Nel caso di specie, dunque, le contestazioni avanzate dal contribuente riguardavano gli interessi e le spese applicate dal concessionario della riscossione che risultavano ben superiori rispetto a quelli della precedente dilazione. Inoltre, veniva contestata l’applicazione dell’ulteriore aggio a favore del concessionario della riscossione (ossia il suo compenso) che veniva ritenuto “irrazionale e sproporzionato” visto che tale nuova rateazione non aveva comportato alcuna attività per lo stesso.
Ebbene, secondo i giudici “Quel che appare evidente leggendo le disposizioni citate è che le due proroghe non costituiscono due distinte agevolazioni, di cui il contribuente viene a godere, ma di un’unica misura agevolativa, che a causa dell’aggravarsi, nelle more della prima dilazione, delle difficoltà economiche del contribuente, viene successivamente <<spalmata>> su un periodo più lungo. Per tale motivo, dunque, il contribuente non può che vantare, ricorrendo … i presupposti di legge, il diritto oltre che di ottenere la proroga della rateazione anche di ottenere delle stesse condizioni, cioè lo stesso tasso di interessi e gli stessi compensi di riscossione”.
Alla luce di ciò, si consiglia a tutti i contribuenti che hanno beneficiato della rateazione di stare molto attenti agli interessi e alle spese applicate dal concessionario ed eventualmente, nel caso in cui dovessero sorgere dubbi, valutare anche di chiedere una perizia da parte di un professionista.
Avv. Matteo Sances
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