da “Il Giornale delle PMI” del 5/8/2014 – Se la cartella esattoriale non è mai stata notificata correttamente il contribuente può impugnare l’atto grazie alla certificazione (ossia l’estratto di ruolo) consegnatagli dallo sportello di Equitalia. A tali conclusioni è giunta la Commissione Tributaria Provinciale di Frosinone che, con la sentenza n.65/05/14 depositata il 13/01/2014 (sentenza.
Pubblicazioni
NOTIFICA AL PORTIERE ILLEGITTIMA SE NON SI CERCA PRIMA IL DESTINATARIO
da “Il Giornale delle PMI” del 2/07/14 – La notifica dell’avviso di accertamento al portiere è legittima solo se l’ufficiale giudiziario prova di aver tentato la consegna al destinatario. Ciò è quanto stabilito dalla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, la quale, con sentenza n.1309/33/2014 ha sancito le corrette modalità di notifica degli atti tributari in.
ACCERTAMENTO BANCARIO E REDDITOMETRO: QUALI DIFESE PER IL CONTRIBUENTE
da “il Giornale delle PMI” del 18/6/2014 – In caso di accertamento bancario finalizzato a ricostruire il reddito del contribuente, il Fisco non può pretendere a distanza anni una giustificazione contabile per ogni singola operazione bancaria effettuata. A tali conclusioni è giunta la Commissione Tributaria Regionale di Torino che, con sentenza n.150/01/13, depositata il 20/11/2013.
E’ NULLA LA CARTELLA ESATTORIALE TARDIVA
da “ALTALEX” del 18/06/2014 – È illegittima la cartella esattoriale notificata in ritardo. Ciò è quanto emerge da una recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Pavia (sentenza n.283/03/14 liberamente visibile su https://www.studiolegalesances.it/2014/05/17/sent-ctp-di-pavia-n-283314-la-cartella-tardiva-e-nulla/), la quale non solo annulla l’atto esattoriale ma anche il debito tributario sottostante poiché richiesto dal concessionario della riscossione oltre i termini di legge..
IL FISCO DEVE CONSIDERARE IL CONTRIBUENTE
da “Il giornale delle PMI” del 05/06/2014 – È nullo l’accertamento fiscale se il Fisco non spiega perché non accoglie le giustificazioni del contribuente. A ribadire questi principi è la Suprema Corte che in una recentissima pronuncia ha chiarito come risulti fondamentale, ai fini della legittimità di un accertamento fiscale, la spiegazione da parte dell’Agenzia delle.
DIETROFRONT EQUITALIA: LA PRIMA CASA SI PUO’ PIGNORARE
da “Il Giornale delle PMI” del 28/05/2014 – Nessuna tutela per i “vecchi” pignoramenti di Equitalia sulle prime case. Il chiarimento arriva nei giorni scorsi direttamente dal Ministero Dell’Economia e comporta sostanzialmente la validità dei pignoramenti sulle prime case dei contribuenti effettuate da Equitalia prima dell’entrata in vigore del decreto cd. “DEL FARE” (DL n.69/2013), ossia.
LA VENDITA “SOTTOCOSTO” NON BASTA PER L’ACCERTAMENTO
da “Il Giornale delle PMI” del 16/05/2014 – La sola vendita “sottocosto” dei propri beni da parte dell’impresa non basta ad avvalorare l’accertamento fiscale. Sono queste le considerazioni a cui è giunta in questi giorni la Suprema Corte, la quale, con ordinanza n.10.041 dell’8 maggio 2014, sottolinea come il comportamento antieconomico non rappresenta di per sé.
ATTI FISCALI: PER POSTA PRIVATA SONO INESISTENTI
da “Il giornale delle PMI” del 02/05/2014 – Le notifiche degli atti tributari effettuate per il tramite delle poste private sono inesistenti. A tali conclusioni è giunta la Commissione Tributaria Provinciale di Benevento che, con la sentenza n.382/03/14, depositata il 17/03/2014 (sentenza liberamente visibile su www.studiolegalesances.it – Sez. Documenti), ha stabilito che “… come ci.
ACCERTAMENTO NULLO SE L’UFFICIO NON COLLABORA
da “Altalex” del 24.04.2014 – L’operato dell’Agenzia delle Entrate è illegittimo se procede con un accertamento senza ascoltare le motivazioni del contribuente e soprattutto se non collabora. Ciò è quanto stabilito dalla Commissione Tributaria Provinciale di Lecce, la quale, con sentenza n.1297/03/14 depositata il 4/04/2014 (sentenza liberamente visibile su https://www.studiolegalesances.it/2014/04/22/sent-ctp-di-lecce-n-1297314-collaborazione-fisco-contribuente/) ha chiarito come sia assolutamente doveroso.
CESSIONE D’AZIENDA: SI TRASFERISCE IL MARCHIO
articolo del 15.04.2014 – A seguito della cessione d’azienda si trasferisce anche l’uso esclusivo del marchio. A tali conclusioni è giunta la Suprema Corte che, con sentenza n.5931 del 13/3/2014, ha chiarito che “La normativa in questione prevede, per quanto concerne la ditta, che questa non può essere trasferita separatamente dall’azienda e che in caso.